lunedì 19 novembre 2007

Eroi? Vittime del fato?


Oggi voglio dire alcune mie riflessioni su tre fatti di cronaca tragica che hanno alcuni aspetti comuni: la morte di giovani ragazzi e il (non) rispetto della legge.
Ecco i fatti:
Aldo Bianzino è stato arrestato per coltivazione di canapa indiana nel suo orto. Era un falegname. Viveva con la famiglia a Pietralunga, sulle colline vicino a Città di Castello. Nel carcere di Capanne è stato pestato a morte. Il medico legale ha riscontrato 4 ematomi cerebrali, fegato e milza rotte, 2 costole fratturate. Lascia una moglie e un figlio, aveva 44 anni. (da www.beppegrillo.it)
Gabriele Sandri è morto domenica scorsa, 11 novembre, raggiunto da un proiettile sparato da un agente di Polizia che aveva notato tafferugli tra giovani dall’altra parte dell’autostrada rispetto a dove si trovava.
Carlo Giuliani fu ucciso da un colpo di pistola esploso da un carabiniere durante gli scontri di piazza tra forze dell'ordine e dimostranti che protestavano contro la riunione dei G8 tenuta a Genova nel 2001. (Vedi immagine sopra - da www.carmillaonline.com)

Quando ci si trova davanti al dramma di una morte, un uccisione è difficile ragionare ma voglio provare a dare il mio pensiero. Quante trasmissioni in tv, discussioni, notizie sul web, ci vogliono fare pensare a chi ha ucciso facendoci dimenticare anche la responsabilità delle vittime nei tragici fatti accaduti. Questo non vuol dire sminuire la responsabilità di chi ha troncato delle giovani vite, e spero che chi ha sbagliato paghi, ovviamente. Ma non mi esce dalla testa che Carlo Giuliani stava sfondando il finestrino di una camionetta dei carabinieri, col viso nascosto da un passamontagna, con un estintore “preso” (uso un eufemismo) chissà dove; Gabriele Sandri insieme ad altri “tifosi” aveva dato luogo a dei tafferugli, una rissa e Aldo Branzino coltivava canapa indiana. Permettetemi, sono tutte cose, anche se diverse, che hanno in comune il non rispetto delle altre persone e della legge, quindi hanno sbagliato loro per primi. Poi, ripeto, è giusto che chi ha sbagliato, che siano forze dell’ordine, politici o quant’altro paghi ognuno per le proprie responsabilità, ma questo non toglie che non mi sento di vedere celebrate queste persone come eroi. Ognuno di noi è responsabile delle scelte che fa e a volte ci dimentichiamo delle conseguenza che queste scelte potrebbero provocare: a noi o ad altri… (segue)

3 commenti:

Panaro ha detto...

Ciao,
intanto apprezzo tantissimo il tuo riferimento a caparezza(uno dei miei artisti preferiti :) ) artista bistrattato ma dai testi taglienti e quanto mai veritieri seppur con prese in giro:(vedi anche: Mammamammamia-?! e Giudame-Verità Supposte).


In secondo luogo, penso che i giornalisti, ma ancor prima i politici sappiano fare unicamente una cosa in presenza di questi fatti :

INDIGNARSI! ...(poverini)

fare interrogazioni parlamentari, dare del menteccatto ed incompetente al ministro accusato di Turno (che se vogliamo con tutti i pro e i contro non può essere a conoscenza di tutti i fatti ), in poche parole sanno solamente scalgiare la prima pietra.

Poi si, è vero, fatti di sangue, questi come altri delitti che ora imperversano nel nostro stivale tengono banco su tutto e tutti... per carità la morte di un essere vivente è da rispettare, come anche quella di migliaia di bambini che muoiono ogni giorno in Africa per FAME!!... non per chissà che.

Questo per argomentare il fatto che di alcuni casi isolati si tende a fare delle persone dei santi, dei martiri, degli eroi della patria, permettimi di citare il famoso e triste caso della guardia giurata che in Afghanistan(se non vado errato) disse prima di essere giustiziato: Ora vi mostro come muore un Italiano

... per carità! questo mi dà non solo sui nervi ma mi sembra anche un bel comportamento Ipocrita.

Ci si indigna e sdegna per un fatto, che viene quanto mai sviscerato in tutti i suoi punti dalla stampa.. e che quindi porta a manifestazioni plateali di isterismo o di empatia , direi falsa e fuori luogo, aggiungerei mania di protagonismo in ambito mortuario altrui.
Anche qui altra citazione: ricordi il fatto di Garlasco di questo Agosto, che tutt'ora "registra" il pienone sui nostrani tabloid?... bene anche li indignazione sdegno... e SCIACALLI: la cugina che voleva fare la comparsata spacciando un bieco fotomontaggio, ma dico io come si fà ad essere così meschini da lucrare sulla morte d un proprio caro?!?!?


Ma ritornando al tuo post... sono pienamente daccordo... i fatti si sono come dire "susseguiti" per via del coinvolgimento dei protagonisti in modo non legale.Ora siamo tutti daccordo che esiste la fatalità, e sarà la balistica per Gabriele a decidere cosa e perchè. Ma da lì a fermare il campionato...
Fare un minuto di silenzio nelle discoteche... perchè ti posso assicurare che è Successo lo scorso sabato a Pisa, secondo me è fuori luogo e contro senso, si il dolore partecipazione... ma che senso ha se sto ballando a 120 bpm che mi fermi la musica e mi dici di starci zitti?!?!?

io la chiamo di nuovo IPOCRISIA...


per concludere questo kilometrico commento, in Italia come s può bene vedere l'ignoranza e la stigmatizzazione la fanno da padrone,e gli istinti prevalgono spesso sulla ragione

buona notte

Panaro

Koccbarma ha detto...

Grazie Panaro del tuo commento.. tra l'altro il primo in assoluto. Condivido che troppo spesso gli istinti prevalgono sulla ragione; Ma non solo.. troppo spesso l'errore altrui rischia di diventare le "giustificazione" al mio modo non corretto di comportarmi... Io credo che una cosa se è sbagliata, lo resti a prescindere dal comportamento altrui.
E poi credo dovremo imparare a dare alla tv ed a certi fatti li presentati, l'importanza che merita... cioè poco o nulla... Proverò a "postarci" su una volta su questo. Grazie alla tv un idiota qualunque può diventare un pensatore trascinatore di folle... una volta almeno servivano dei miracoli..

Panaro ha detto...

Sono sulla linea di pensiero..

ma sai l'emulazione al giorno d'oggi più che palese direi dilagante.

Basti pensare alle decine di casi solo negli ultimi 3 mesi dalla Finlandia agli Usa passando da noi cè una manipolazione delle informazioni, un urlare spacciare, e aggredire che non ha eguali in altri periodi storici.

Figurarsi poi l'uso distorto dei mezzi liberi tra i quali Internet può provocare.Infatti il neo attentato fallito, dell'emulo svedese nell'ennesimo Liceo era stato frutto di: malattia mentale all'origine del primo, urlato ai quattro venti dalla televisione, imbarcato con facilità il secondo video del secondo attentarore da Internet. In questo caso non è la causa ma il mezzo con cui divulgare le proprie follie...

Basta! Parlamento pulito

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