Voglio raccontarvi una storia,VERA, se avrete voglia di leggerla, molto bella, che mi sembra davvero di attualità nelle dialettiche che si stanno sviluppando in questi giorni:
Sono le tre di notte ed io sono qui, col cuore un po’ stretto, ad ammirarti, a coccolarti, piccolo tesoro: “Raggio di Paradiso” come amo chiamarti.
Sembri così fragile ed indifesa, con i tuoi 6 chili di peso a 15 mesi di vita, ma noi che ti amiamo sappiamo quanto sia grande la tua grinta e quanto tu stia lottando, da sempre, per vivere contro tutte le diagnosi che sembravano essere nefaste. Penso alla tua storia iniziata poco più di un anno e mezzo fa, nel ventre caldo ed accogliente della tua mamma. Qualcosa però non deve essere andato per il verso giusto: a 21 settimane di gestazione è stato trovato un problema: non avevi bulbi oculari,non avresti mai potuto vedere nulla. E in quei giorni chissà che cosa avrà provato la tua mamma? A volte mi chiedo: qualcuno sarà stato vicino a lei a sostenerla, a consolarla, a darle il coraggio per poter tenere con se la sua piccina? Mille domande che non troveranno mai risposta,angelo mio.
Una settimana dopo è stato iniziato il tuo “aborto terapeutico”, così viene chiamato. Ma tu, iniziando già a mostrare di che pasta sei fatta, non hai ceduto. Dopo 4 giorni di travaglio, a 22 settimane e 5 giorni di gestazione, sei nata: Viva! L’ostetrica, una donna meravigliosa che accudiva la tua mamma, ci ha raccontato: “è nata con 7 di Apgar, urlante e scalciante: sarebbe potuta stare tranquillamente in una mano, ma ne sono servite due, tanto si dibatteva”. Pesavi 562 grammi. Un peso che ai più sembrava poco compatibile con la vita. Ed invece tu lottavi, dimostrando a tutti quanto sei grintosa.
Accudita dalle cure amorevoli del personale dell’Ospedale, hai superato prove incredibili …
Piano piano passavano i giorni, le settimane, e tu, piano piano, ti rinforzavi. Ti abbiamo incontrato dopo più di 7 mesi che avevi passato sempre nel reparto di neonatologia, perchè dopo che la tua famiglia ha scelto di non continuare il cammino con te, non avevi più con chi poter stare.
La tua nascita così prematura ha portato con sé anche la sordità: per ora non odi nulla, forse con un apparecchio acustico? Stiamo attendendo a giorni che ti sia installato. Ma neppure quello ti ha fermato: attraverso il tatto, l’olfatto, e chissà cos’altro ti sei inventata, riesci a riconoscere tutti quelli che vivono con te (e siamo una famiglia numerosa!), ad avere con ognuno una relazione individualizzata e, quando incontri una persona nuova, sei tu a decidere se ti piace oppure no, e quando è no, non ti fai tenere in braccio per niente al mondo. Ci avevano detto che saresti stata allo stato vegetativo: 2 giorni dopo la dimissione hai iniziato a ciucciarti le manine e da lì non ti sei più fermata: ora sorridi, ridi a crepapelle quando ti diverti, mandi bacini a noi della famiglia, fai le pernacchie quando le “senti” fare a noi...
I tuoi polmoncini, così piccoli, sono molto delicati e tu ti ammali spesso, anche in modo serio, ma neppure nei momenti più critici ti abbiamo visto mollare.
Che Dono sei! Che Grazia averti incontrato!
Grazie di esistere piccolo Raggio di Paradiso!
La tua “mamma del cuore”
Mi rendo conto che accogliere un figlio “con problemi”, anche se mi chiedo quali sono i figli che non ne danno o daranno, ma perché non dargli la possibilità di vivere ed allietare altre famiglie? Io voglio una cultura della vita, non della morte.
venerdì 15 febbraio 2008
martedì 22 gennaio 2008
Di (ver) s (amente) abili
Ho un figlio, Ale, uno stupendo bimbo down. Ho così l'autorizzazione al parcheggio nelle aree handicap, come, ad esempio vicino alla scuola dove frequenta la quinta elementare. Stamattina è di nuovo successo. Un altro genitore, probabilmente una mamma che era poi a chiacchierare davanti alla scuola o nel bar li vicino, aveva deciso che quel posto andava bene per lei (vedi foto). Così io e Ale abbiamo dovuto andare più lontano e camminare camminare.. Quanta rabbia.. dovreste provare cosa si sente.. Perchè oltre che prenderci il parcheggio non si prendono anche la nostra diversabilità? Meno male che Ale ha sempre il sorriso sulle labbra nonostante che il papà si arrabbi... così mi passa tutto molto in fretta..
giovedì 17 gennaio 2008
Libertà di parola?
L'aver negato il diritto alla parola al Papa da parte di alcuni docenti e studenti dell'Università La Sapienza di Roma, mi ha confermato una cosa che mi ronza in testa da tempo: la libertà, di parola, espressione rivendicata da molti, anche sui blog, mi pare che sia in realtà liberta di dire solo quello che a queste persone sta bene. La vicenda di Papa Ratzinger è solo la punta più nota di un fenomeno facilmente verificabile: provate a difendere le vostre idee (se non sono quelle che sembrano di moda oggi), non so, su aborto o eutanasia, coppie di fatto, omosessualità o altro. Se esci dal coro, altro chelibertà di parola: vieni tacciato di essere bacchettone, liberticida, contro il progresso, di volere portare il mondo indietro. Chiedono libertà di parola ma non la sanno offrire e anzi restituiscono aggressioni verbali senza precedenti. Provate!
lunedì 14 gennaio 2008
Rimini!
Arrivo da un week-end a Rimini dove sono andato, insieme ad altre 2000 persone, ad eleggere il successore di don Oreste Benzi, fondatore della Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII , di cui faccio parte. E' stato eletto Giovanni Paolo Ramonda, che vive vicino a Fossano con la sua Casa Famiglia gestita con la moglie Tiziana.
Volevo solo condividere con voi questa stupenda esperienza di Comunità, di condivisione con davvero gli ultimi degli ultimi che riempie la vita di noi tutti. Che da un senso ad ogni cosa. Provare per credere.
(Foto da Ilrestodelcarlino.quotidiano.net)
mercoledì 9 gennaio 2008
Monnezza
Non è facile dare una opinione su quanto sta accadendo in Campania a proposito dei rifiuti urbani... troppe reticenze, tempo perduto e approfittatori per avere un quadro chiaro e univoco sulle responsabilità, ma una cosa mi viene da pensare: possibile che tutti produciamo rifiuti ma nessuno vuol saperne di smaltirli vicino a casa propria? Quanto queste persone che ora lottano hanno attuato, ad esempio, la raccolta differenziata? Sulla luna i rifiuti non li possiamo portare (se no ci avrebbero già pensato), tutti ne produciamo e pure in grande quantità. Mi piacerebbe anche sapere se tutti hanno sempre pagato la tassa sui rifiuti... se io non lo faccio dopo qualche tempo ho i vigili in casa...
Certo che sono enormi le responsabilità dei politici.. mi chiedo però perchè fino a che non si è minacciato di costruire una discarica vicino a casa nessuno abbia protestato.. sarà che, come dicono, siamo un popolo di egoisti che ci muoviamo solo se veniamo direttamente toccati e, fino a quel momento, facciamo finta di niente?
martedì 8 gennaio 2008
Quanto tempo...
Sembra impossibile che è dall'anno scorso che non posto più nulla... Certo, le vacanze, tutti i bimbi a casa mi ha modificato l'organizzazione della giornata ed il tempo disponibile... così mi ha ancora di più preso la mia attività principale, cioè il papà o il quasi casalingo oppure come mi piace dire, gestisco una piccola impresa di tipo famigliare... Già... mando la moglie al lavoro fuori casa e poi preparo la truppa, la mando a scuola, sistemo casa, pranzo ecc So di essere un tipo strano in una famiglia strana, ma che vi devo dire, ho trovato delle cose che mi piace fare, sto molto con i miei figli e con la mia sposa e faccio anche un mucchio di cose gratificanti in mezzo alla gente. Siamo riusciti a gestire e fare delle scelte per "lavorare per vivere" e non il contrario. La Provvidenza ci è sempre stata vicino e nulla di essenziale ci è mai mancato. Chi più fortunato di me?
giovedì 20 dicembre 2007
Mani
La mia mano con quella di Carletto sopra... Lui ha oltre un anno e pesa poco più di un neonato...alla nascita pesava sei etti, sembrava non ce l'avrebbe fatta ma ha combattuto, e per ora vinto, la sua battaglia. La sua mamma naturale è un'alcolista e ciò gli ha causato questo e gli altri problemi che fanno parte del suo, e da 10 mesi anche del nostro, quotidiano.
Non so perchè parlo di alcool stasera, ma pensare alle feste, a Capodanno e a come troppo spesso si intende "fare festa", in particolare tra i ragazzi, mi ha fatto pensare alla storia di Carletto, un piccolo angelo stupendo che è venuto a stare a casa nostra. Le scelte che facciamo non riguardano mai solo noi... inevitabilmente, in qualche modo, vanno a toccare e anche a condizionare, spesso pesantemente, anche la vita degli altri.
Non so perchè parlo di alcool stasera, ma pensare alle feste, a Capodanno e a come troppo spesso si intende "fare festa", in particolare tra i ragazzi, mi ha fatto pensare alla storia di Carletto, un piccolo angelo stupendo che è venuto a stare a casa nostra. Le scelte che facciamo non riguardano mai solo noi... inevitabilmente, in qualche modo, vanno a toccare e anche a condizionare, spesso pesantemente, anche la vita degli altri.
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