venerdì 15 febbraio 2008

Viva!

Voglio raccontarvi una storia,VERA, se avrete voglia di leggerla, molto bella, che mi sembra davvero di attualità nelle dialettiche che si stanno sviluppando in questi giorni:

Sono le tre di notte ed io sono qui, col cuore un po’ stretto, ad ammirarti, a coccolarti, piccolo tesoro: “Raggio di Paradiso” come amo chiamarti.
Sembri così fragile ed indifesa, con i tuoi 6 chili di peso a 15 mesi di vita, ma noi che ti amiamo sappiamo quanto sia grande la tua grinta e quanto tu stia lottando, da sempre, per vivere contro tutte le diagnosi che sembravano essere nefaste. Penso alla tua storia iniziata poco più di un anno e mezzo fa, nel ventre caldo ed accogliente della tua mamma. Qualcosa però non deve essere andato per il verso giusto: a 21 settimane di gestazione è stato trovato un problema: non avevi bulbi oculari,non avresti mai potuto vedere nulla. E in quei giorni chissà che cosa avrà provato la tua mamma? A volte mi chiedo: qualcuno sarà stato vicino a lei a sostenerla, a consolarla, a darle il coraggio per poter tenere con se la sua piccina? Mille domande che non troveranno mai risposta,angelo mio.
Una settimana dopo è stato iniziato il tuo “aborto terapeutico”, così viene chiamato. Ma tu, iniziando già a mostrare di che pasta sei fatta, non hai ceduto. Dopo 4 giorni di travaglio, a 22 settimane e 5 giorni di gestazione, sei nata: Viva! L’ostetrica, una donna meravigliosa che accudiva la tua mamma, ci ha raccontato: “è nata con 7 di Apgar, urlante e scalciante: sarebbe potuta stare tranquillamente in una mano, ma ne sono servite due, tanto si dibatteva”. Pesavi 562 grammi. Un peso che ai più sembrava poco compatibile con la vita. Ed invece tu lottavi, dimostrando a tutti quanto sei grintosa.
Accudita dalle cure amorevoli del personale dell’Ospedale, hai superato prove incredibili …
Piano piano passavano i giorni, le settimane, e tu, piano piano, ti rinforzavi. Ti abbiamo incontrato dopo più di 7 mesi che avevi passato sempre nel reparto di neonatologia, perchè dopo che la tua famiglia ha scelto di non continuare il cammino con te, non avevi più con chi poter stare.
La tua nascita così prematura ha portato con sé anche la sordità: per ora non odi nulla, forse con un apparecchio acustico? Stiamo attendendo a giorni che ti sia installato. Ma neppure quello ti ha fermato: attraverso il tatto, l’olfatto, e chissà cos’altro ti sei inventata, riesci a riconoscere tutti quelli che vivono con te (e siamo una famiglia numerosa!), ad avere con ognuno una relazione individualizzata e, quando incontri una persona nuova, sei tu a decidere se ti piace oppure no, e quando è no, non ti fai tenere in braccio per niente al mondo. Ci avevano detto che saresti stata allo stato vegetativo: 2 giorni dopo la dimissione hai iniziato a ciucciarti le manine e da lì non ti sei più fermata: ora sorridi, ridi a crepapelle quando ti diverti, mandi bacini a noi della famiglia, fai le pernacchie quando le “senti” fare a noi...
I tuoi polmoncini, così piccoli, sono molto delicati e tu ti ammali spesso, anche in modo serio, ma neppure nei momenti più critici ti abbiamo visto mollare.
Che Dono sei! Che Grazia averti incontrato!
Grazie di esistere piccolo Raggio di Paradiso!
La tua “mamma del cuore”

Mi rendo conto che accogliere un figlio “con problemi”, anche se mi chiedo quali sono i figli che non ne danno o daranno, ma perché non dargli la possibilità di vivere ed allietare altre famiglie? Io voglio una cultura della vita, non della morte.
Basta! Parlamento pulito

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Luca, questo è il mio nome. Vi è mai successo da avere mille cose da dire e quando è il momento non riuscire a comunicarle?